Carissimi
amici e benefattori,
Cédrique,
l’ultimo bambino raccolto sulla strada ci rende attuale la realtà di chi non trova posto nella società delle
persone normali, quelle che trovano
scontato avere una casa ed essere
accolte nelle strutture previste dalla società. Così é stato per Gesù…”Non c’era posto per lui…!”. Maria
e Giuseppe hanno trovato una soluzione di emergenza e questo mi fa pensare a quanto cerchiamo di procurare ai nostri ragazzi. Cédrique, abituato a
dormire dove si trova, lo vediamo
spesso raggomitolato spontaneamente per terra anche qui al Centro. L’abitudine rende ‘normale’
un adattamento di emergenza, come nel caso di un altro ragazzo accolto al
Centro, che nei primi giorni, quando
usciva, non si poteva trattenere dall’andare a rovistare nelle immondizie per
assicurarsi il pasto serale: provato cosa vuol dire dormire a stomaco vuoto,
cercava di mettersi ai ripari, pur sapendo che al Centro viene sempre servito
anche il pasto serale. Lui si voleva mettere al sicuro!
Mi viene spontaneo un grazie riconoscente per quanti sono
in cammino con noi per dare un tetto, un letto
ed un pasto a chi può contare
solo sulla solidarietà di coloro li riconosce ‘fratelli”. Durante il mio
soggiorno in Italia ho sperimentato tanta generosità nonostante la situazione di crisi, in cui si trova anche il nostro mondo, e che
é causa di incertezza per il presente e
per l’avvenire. Tutto questo rende ancora più preziosa tanta solidarietà. E’
stato un vero piacere incontrarmi con parecchi di voi, evidentemente é
impossibile con tutti! Sarà per altre occasioni…
Stiamo cercando,
nella misura del possibile, di creare delle fonti che possano favorire un autofinanziamento
per il Centro. I vari ateliers\laboratori ci sono già di aiuto ma, essendo
anche scuola di formazione per i ragazzi, ci sono soprattutto di aiuto per il loro ricupero umano (ciò che é il più importante ed é la finalità del Centro), ma assorbono il poco
guadagno che ne potremmo ricavare. Questo ad eccezione della forneria che sta
dando, a questo scopo, un contributo significativo. Dobbiamo un grazie particolare alla Ditta
Zucchelli-forni di Trevenzuolo-Vr. che ci aveva già fatto dono di due forni con le varie attrezzature per il
funzionamento della forneria e che continua ad assisterci con tanta attenzione
e sollecitudine nella loro manutenzione. Oltre a tutto questo la ditta ci sta
organizzando la spedizione di un altro
forno specifico per la produzione delle
pizze. Non solo i ragazzi di strada, ma
la gente del posto non può procurarsi neppure il pane quotidiano, ma,
trovandoci in una città abbastanza
importante per il Burundi, possiamo
avere clienti di un certo livello: come
personale statale, agenti dell’ONU e di vari organismi internazionali, che hanno
maggior possibilità di acquisto. Questo
costituisce un buon aiuto per il
sostentamento della vita del Centro.
Sempre alla ricerca
di mezzi per il sostentamento in
loco, con l’appoggio della diocesi di Ngozi, abbiamo acquistato una vecchia
casa, con uno spazio abbastanza grande. Grazie ai nostri ateliers la stiamo
ristrutturando per renderla accogliente ed affittarla, speriamo, a qualche
organismo internazionale di passaggio. Come vedete, stiamo cercando in tutti
modi di trovare sul posto qualche possibilità di autofinanziamento, ma certo
che siamo ben lontani dalla copertura economica per il fabbisogno della vita di
qust’opera. “Aiutati che il cielo ti aiuta!” E’ quello che cerchiamo di fare.
La vita al Centro procede come sempre. Le attività scolastiche
continuano bene. Su 186 ragazzi che frequentano la scuola elementare statale,
solo 3 non hanno superato l’esame finale. I primi della classe (classi da
70-100 alunni) sono stati 12 con grandi
elogi da parte dei rispettivi direttori scolastici. Questo é motivo di orgoglio
per il Centro e soprattutto di ricupero
di stima da parte dei ragazzi, nonché per la società che li vede capaci di
‘cambiare’ e quindi degni di rispetto e di stima. Non sono più gli ‘ultimi’
della società! Nella scuola media e secondaria
abbiamo ormai 35 ragazzi. Questi sono già stati reinseriti in famiglia ma
li accompagniamo ancora con il sostegno
scolastico attraverso borse di studio.
Gli ateliers continuano bene, cosi come il lavoro dei campi e l’allevamento di
polli, conigli, maiali… Tutto é di dimensioni modeste, ma ci permette di creare interesse, impegno e
mettere a prova la capacità di responsabilità soprattutto dei ragazzi più grandi che se ne occupano. La speranza é
che, una volta reinseriti, trovino la possibilità di un impegno serio e
dignitoso per il loro futuro.
Gli animatori ed I vari responsabili degli ateliers, grazie
anche all’esperienza acquisita, sono in
grado di dare un valido contributo alla vita del Centro.
Oltre ai ragazzi
che ‘approdano’ spontaneamente al Centro,
o che sono avvicinati ed incoraggiati a
venire da parte dei nostri animatori, abbiamo voluto invitare per una giornata
tutti gli altri che non hanno ancora
avuto una possibilità di approccio per ricevere un aiuto: un centinaio hanno
risposto all’invito!
E’ stato per loro un giorno di festa, con danze al suon
di tamburi, un buon pranzo, possibilità di essere curati da piaghe o altro,
informazioni e scambi con gli animatori che hanno cercato di far capire loro
l’importanza di abbandonare la vita di strada, la droga, o altre deviazioni. Da parte nostra è stato
sconcertante vedere tutti quei ragazzi insieme che, nello stato in cui erano,
davano veramente l’immagine degli ‘ultimi’ della società. Da quel giorno
parecchi sono ritornati chiedendo di poter iniziare un cammino di ricupero e,
per noi educatori, questo è stato confortante.
Per la nostra Congregazione, come Suore Missionarie
Mariste, è tempo di cambiamenti
dovuti anche alla
ristrutturazione amministrativa. Se prima per noi il mondo era suddiviso in 7
province, ora è organizzato, da un punto di vista amministrativo in 4 regioni.
Quella della quale facciamo parte noi è l’”Africa-Europa”. Mi è stato chiesto di far parte di questo consiglio amministrativo
con sede a Brescia composto da Sr. Grazia Anna Morelli regionale , dalle
consigliere: Sr. Ana Briones peruviana e dalla sottoscritta. Questa
organizzazione avrà inizio il 1° gennaio 2014. Non è senza sofferenza che
lascio Giriteka anche se il Centro potrà continuare bene con le tre suore della
comunità di cui: Sr. Aqela, responsabile, Oceaniana di Fiji, Sr. Christiana,
Rwandese e Sr. Nadège, Congolese.
In attesa di trovare un’altra
suora italiana che possa mantenere i contatti con gli amici e benefattori
italiani, continuerò a farlo io con le facilitazioni che ci offre internet continuando a seguir da vicino la vita del Centro anche con visite regolari.
Ringrazio
per il sostegno che ho ricevuto in tanti modi e sotto molti aspetti. Sono certa
che continuerete a farlo con la comunità che continua da vicino questo cammino.
Celebrazione di un avvenimento
importante:
2003-2013 dieci anni di vita
del Centro Giriteka!
Sono molti i ragazzi passati al Centro…
Qualcuno si è perso per strada, altri,
e sono la maggioranza, hanno trovato la via
della dignità e della vita.
Ringraziamo il Signore e voi tutti
per l’opportunità di aver visto il
Vangelo
ed il suo messaggio all’opera.
Attraverso l’amore, il Verbo
continua a farsi carne nella storia
dei nostri giorni.
Continuiamo il cammino insieme.
A ciascuno Buon
Natale 2013 e Felice Anno Nuovo 2014.
Sr.
Bruna Chiarini smsm
Mio Indirizzo dal
1° gennaio 2014:
Suore Missionarie Mariste
via Schivardi, 58
– 25123 Bs Tel. 389 31 30 441
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Coordinate bancarie: ( é BancoPosta
Giriteka al quale posso
accedere
direttamente, via internet, anche dal Burundi)
Intestazione: Congregazione Suore Missionarie della Società di Maria
Numero conto per pagamento con bollettini
postali: 000005992633
Codice IBAN per bonifici: IT
20I0760111200000005992633
N.B.: attenzione alla I (i) maiuscola, dopo il 20 e non 1
. Grazie per l’attenzione.